Contabilizzazione del calore: controlli e sanzioni nei condomini
Pubblicato da Studio Cortorillo in CONDOMINIO · 27 Luglio 2019
Tags: condominio, caldaia, calore, contabilizzazione, sanzioni
Tags: condominio, caldaia, calore, contabilizzazione, sanzioni
A partire dal 2015 gli impianti di riscaldamento centralizzato nei condomini hanno causato nuove incombenze per gli amministratori e spese straordinarie per i condòmini, necessarie per adeguarsi alla nuova normativa sulla contabilizzazione del calore e della conseguente ripartizione delle spese a consumo.
La contabilizzazione del calore è l'obbligo entrato in vigore in Italia dal 19 luglio 2014, che prevede la modifica degli impianti di riscaldamento centralizzato nei condomini con la dotazione di contatori individuali per ogni immobile.
Il meccanismo previsto con la contabilizzazione del calore (in presenza di una caldaia centralizzata installata nel condomino) consente di gestire e calcolare i consumi in maniera autonoma nel proprio immobile. Attraverso l’installazione di valvole termostatiche e sensori di temperatura, ogni condòmino paga quanto consuma e quindi la bolletta verrà calcolata in base all'effettivo riscaldamento fornito all'abitazione. La contabilizzazione è, a tutti gli effetti, un intervento di efficientamento energetico che migliora il rendimento di regolazione dell'impianto e diminuisce i consumi.
I condomini soggetti alla nuova normativa sulla contabilizzazione del calore sono tutti quelli con caldaia centralizzata il cui impianto sia a distribuzione verticale costruito fino agli anni '80, sul quale si interviene con una contabilizzazione indiretta, e quelli con distribuzione ad anello costruiti a partire dagli anni '90.
Dopo una serie di rinvii e proroghe l'ultima scadenza per l'adeguamento è stato fissato al 30 giugno 2017.
I controlli sugli impianti e sul loro efficientamento energetico sono affidati alla Regione, che nomina gli enti preposti a tale scopo.
A distanza di due anni dalla suddetta scadenza, tutte le Regioni italiane si sono organizzate ed hanno avviato i controlli, con pesanti sanzioni per gli edifici interessati la cui contabilizzazione individuale del calore non è operativa a tutti gli effetti, per cui non basta aver effettuato un progetto o una delibera dell’Assemblea condominiale sull’avvio dei lavori.
A parte Emilia-Romagna e Toscana che hanno già centralizzato le attività, le altre Regioni hanno demandato i controlli ai Comuni con più di 40 mila abitanti. Per i municipi più piccoli l'attività è delegata alle città metropolitane. Ogni realtà prevede modalità diverse per i controlli.
Una indagine conoscitiva ha evidenziato che, attualmente, più del 50% dei condomini sono inadempienti e, pertanto, soggetti a sanzioni che vanno da 500 a 2500 euro sia per il singolo condòmino che per il condominio.